Cavallette
Come in tutti gli insetti, il corpo della cavalletta, membro rappresentativo dell'ordine degli ortotteri, è suddiviso in tre regioni: capo, torace e addome. Il torace risulta dorsalmente protetto da una porzione espansa dell'esoscheletro, chiamata pronoto. Sul femore delle zampe posteriori è presente l'organo stridulatore che, accoppiato con un'analoga struttura posizionata sull'addome, genera il ben noto stridìo tipico dei grilli e delle cavallette. Nelle cavallette il terzo paio di zampe è particolarmente sviluppato per consentire i ben noti salti di cui questi insetti ortotteri sono capaci. Gli arti possono anche ospitare gli organi dell'udito e della produzione di suoni. In particolare, con il nome di cavallette si indicano i membri delle famiglie tettigonidi (cavallette verdi), tetrigidi (cavallette nane) e acrididi (cavallette migratorie, più propriamente dette locuste). Le cavallette si nutrono di vegetali e sono distribuite pressoché ovunque, sebbene siano più abbondanti nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo.
Table of contents |
2 Specie rappresentative 3 Caratteristiche fisiche 4 Comportamento |
Caratteristiche fisiche
Le cavallette adulte misurano dai 3 ai 13 cm di lunghezza. Le forme giovanili sono simili agli individui adulti, ma sono prive di ali; lo sviluppo avviene quindi attraverso una metamorfosi di tipo incompleto, che consiste semplicemente in un aumento delle dimensioni corporee e nell'acquisizione delle ali. Di queste ultime, il primo paio è coriaceo, il secondo membranoso e ripiegato a ventaglio. Alcune specie vanno incontro a cambiamenti stagionali della colorazione: sono verdi in alcuni periodi e rosse o brune in altri. I maschi possiedono organi stridulatori sulla superficie interna dei lunghi femori delle zampe posteriori o alla base del primo paio di ali; per strofinio contro altre parti del corpo, questi organi producono suoni caratteristici, diversi da specie a specie. Gli organi dell'udito presentano membrane timpaniche circolari e trasparenti, situate sull'addome o sugli arti posteriori.
La cavalletta appartiene all’ordine degli insetti Ortotteri, caratterizzati da arti posteriori lunghi e adatti al salto, apparato boccale masticatore e organi stridulatori. Ne fanno parte circa 20.000 specie tra cavallette, locuste e grilli, suddivise in due sottordini: quello degli ensiferi, caratterizzati da antenne lunghe e sottili, un ovopositore prominente e organi stridulatori sul femore delle zampe posteriori; e quello dei celiferi, caratterizzati da antenne più corte e robuste, un ovopositore breve e organi stridulatori posti alla base del primo paio di ali.
Classificazione scientifica: Gli ortotteri costituiscono un ordine della classe degli insetti, phylum artropodi.Specie rappresentative
Le cavallette nane sono le specie di più piccole dimensioni; le si riconosce per lo scudo dorsale (pronoto) molto allungato. Tra le specie più diffuse si cita Paratettix meridionalis. Le cavallette verdi hanno antenne rivolte all'indietro, che si estendono oltre l'estremità posteriore del corpo; le femmine, dotate di un ovopositore a forma di spada (da cui il nome del superordine ensiferi, a cui le cavallette verdi appartengono), solitamente depongono le uova in cespugli bassi o in fessure della corteccia degli alberi. La comune cavalletta verde è classificata Phasgonum viridissima. Le cavallette migratrici, o locuste propriamente dette, sono caratterizzate da antenne brevi; le femmine depongono le uova in autunno, all'interno di buchi scavati nel terreno; le uova si schiudono in primavera e gli individui giovani raggiungono la maturità in luglio o agosto. Specie normalmente non migratrici possono diventare tali per necessità , ad esempio in caso di sovrappopolazione. In questo caso, prima della migrazione vanno incontro a profondi cambiamenti nella morfologia e nell'anatomia esterna. La più comune specie di locusta è Locusta migratoria. Caratteristiche fisiche
Gli ortotteri hanno dimensioni corporee variabili da pochi millimetri a una quindicina di centimetri. Il colore varia dal verde al marrone. Delle due paia di ali, il primo è modificato in elitre con funzione protettiva e il secondo è membranoso e adatto al volo. In alcune specie, in particolare in quelle tropicali, le ali non sono funzionali, mentre in quelle migratorie permettono voli anche prolungati, alla velocità di circa 20 km/h. Lo sviluppo dal primo stadio larvale alla forma adulta avviene attraverso una metamorfosi di tipo incompleto: questo significa che le forme giovanili, appena uscite dall'uovo, hanno già l'aspetto dell'insetto adulto, salvo che per le dimensioni ridotte e per l'assenza di ali.
Comportamento
Gli ortotteri sono noti per la capacità di produrre suoni di tonalità e ritmi distinti, attraverso lo strofinio degli appositi organi stridulatori. Tale abilità è una prerogativa dei maschi, che se ne servono per attirare le femmine. Dopo l'accoppiamento, queste ultime depongono le uova, prodotte in quantità limitate, all'interno di speciali involucri, detti ooteche.
Uno dei fenomeni più interessanti di questi insetti, sia dal punto di vista biologico che applicativo, è quello del gregarismo che porta alla formazione di orde migratrici costituite da un numero sterminato di individui. Ampiamente diffusi sulla Terra, gli Ortotteri comprendono un gran numero di specie, quasi 20.000, per la maggior parte concentrate nelle regioni tropicali e in quelle subtropicali. Si rinvengono negli ambienti più disparati, dal livello del mare fino a quote molto elevate. L'alimentazione è molto varia e per alcuni è rappresentata unicamente da vegetali; buona parte si nutre sia di vegetali che di resti animali; qualche gruppo è decisamente carnivoro. Se si escludono i flagelli provocati dalle invasioni delle forme gregarie migratrici, questi insetti non arrecano danni apprezzabili alla vegetazione e alle colture.